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Channel: Commenti a: Sicilia e Pd
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Di: giuanni

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Cristina Cusimano esprime la sua opinione chiara e netta sul P.D. e il suo recente operato in Sicilia, opinione che rispetto ma non condivido.Leggo e cito : ” ..Non è nemmeno pensabile che un partito che ha un certo passato….”. Frase di un certo modo di penseare e dunque giudicare un partito senza conoscerlo minimamente. Abbiamo compiuto tre anni il 14 ottobre, al partito hanno aderito in questi pochi anni tantissimi iscritti nuovi, con tanta voglia di smuovere le acque stagnanti e tanta voglia di fare buona politica, fare, non solo di parlarne e spesso parlarsi addosso. Vivo, seppur in una realtà diversa dalla Sicilia ma simile, in una regione, la Sardegna, dove nei Circoli del P.D. , cui aderisco e mi muovo, dove si respira un’aria nuove di partecipazione, ma , diciamolo fuori dal poilitichese, partecipazione vera e reale di gente che prima della politica se ne fotteva. Gente che, per me che provengo da una filiera nota e che parte dal PCI per arrivare ad oggi, non si era mai vista nelle “sezioni” di una volta e che ragiona di politica in modo diverso, nuovo, propositivo, attivo.
Chi non conosce il PD , stenta a credere che questo nuovo partito stia realmente entrando a far parte del modo di pensare di una certa realtà politica che ha abbondanato gli schemi decotti di sinistra, destra, centro , comunisti e fascisti.
La gente dei nostri circoli discute di problemi reali, dei nostri giovani che vedono chiuse le porte di accesso del mondo del lavoro,dei cassaintegrati, delle chiusure delle fabbriche e delle aziende. O della strada del quartiere con le buche così o dei lampioni fulminati del viale x…
Non discute di teorie dei massimi sistemi o di fantomatici e lontanissimi problemi della giustizia che in realtà interessano solo Lui.
Tornando al PD in Sicilia, dove tutto subisce un processo di rallentamento cronico, anche la politica,si è avuto il coraggio di intervenire, del fare, di tentare un cambiamento di rotta.
Certo, lento, discutibile, criticabile ma ricordiamoci che muovere gli stagni stagnanti della politica siciliana è impresa titanica, neanche Garibaldi, nel suo referundum di annessione all’ Italia, ottenne quel 62 a 0 che ancora brucia….


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